SADIBUONO

Siamo venuti a trovare Sara e Andrea nella loro pasticceria artigianale a Marano Vicentino

Dove potevamo incontrare Sara e Andrea se non in quella che, da giugno dello scorso anno, è la loro seconda casa? Ci accolgono nella pasticceria con laboratorio a vista e siamo curiosi di conoscere meglio la loro storia, perché due ragazzi così giovani che decidono di aprire un’attività durante un periodo così complicato come quello della pandemia devono per forza essere motivati da un grande passione e determinazione, oltre che da una visione ben chiara del percorso che vogliono intraprendere.

Un’idea, quella di creare una pasticceria artigianale, sulla quale avevano cominciato a fantasticare qualche anno fa, fantasia che è diventata man mano un pensiero costante, un vero e proprio progetto di vita. Sapevano che prima o poi sarebbe successo, ma non era facile lasciare a cuore leggero il proprio lavoro e le proprie certezze. Bisognava aspettare il momento giusto…poi un giorno, passeggiando per Marano, hanno visto che questo locale era in vendita: non si sono buttati a capofitto, hanno valutato e riflettuto sull’impegno economico e sui rischi e sono ripassati qui davanti tante volte, finché hanno capito che questo posto aveva scelto loro e li stava aspettando. Così è nato “SADIBUONO” e, da quando hanno aperto, è stato un crescendo di soddisfazioni e di attestati di fiducia e di apprezzamento da parte dei cittadini di Marano e non solo, che hanno imparato a conoscere questi due ragazzi speciali che sanno rendere omaggio alla tradizione locale con ricette come i “Parpagnachi di Nonna Mariuccia”, di cui Andrea è molto orgoglioso, ma che hanno portato una ventata di novità e una visione moderna di pasticceria.

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Di cosa sanno, quindi, i dolci di Sara e Andrea?

Sanno di perseveranza, di passione, di impegno. Di tanta preparazione, studio e sperimentazione, ma soprattutto di estro e creatività. Sono buoni in molti sensi, perché coinvolgono tutti i sensi. Sono curati in ogni dettaglio, dentro e fuori, sono belli da vedere, buoni da mangiare, realizzati con materie prime preferibilmente del territorio e sicuramente di grande qualità.

Che dire, ce n’è per tutti i gusti nella loro pasticceria: per questo hanno un pubblico trasversale sia per età che per gusti e preferenze, clienti con i quali hanno creato un rapporto di fiducia, complice la scelta di un laboratorio a vista che consente di osservare il lavoro che c’è dietro alle loro creazioni. La scelta di non aprire una caffetteria, ma solo la produzione per l’asporto (da qui lo slogan “Cake Away”), è stata dettata dal fatto che vogliono rivolgere tutto il loro impegno e il loro tempo alla cura della materia prima e alla preparazione, oltre che al rapporto con i clienti. Il fatto di essere giovani e molto attivi sui social gli consente di far “entrare” il loro pubblico tutti i giorni in laboratorio, in attesa di scoprire quale sarà l’idea creativa e la nuova proposta in arrivo. Molti ordini provengono proprio da questa “vetrina” social che fa venire l’acquolina in bocca e che offre degli spunti per celebrare le festività e le occasioni speciali con dei dolci davvero belli e originali. Per non rinunciare al piacere di un dolce bello da vedere e buono da mangiare, su richiesta vengono preparate alternative senza latte, uova o farina, ma sempre piene di gusto.

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A proposito di novità e festività, andiamo incontro alla Pasqua e, insieme alla colomba come da ricetta classica, è prevista una rivisitazione davvero originale e dal gusto sorprendente. Se siete curiosi, seguite i loro canali Facebook e Instagram e venite a trovare Sara e Andrea in questo luogo speciale in cui hanno messo il loro amore, il loro impegno e tanto di loro stessi, dalla realizzazione a mano dei mobili alla scelta del packaging minimal e naturale, dalle ricette di famiglia alle loro creazioni originali e innovative (fino al logo, che nasconde un piccolo segreto…vediamo se lo indovinate ;).

Note sull'autore

Daniela Belfatto

Professionista in ambito Marketing e Comunicazione, con una specializzazione in Food&Wine Marketing, Daniela cura per la rivista l’inserto mensile Colori e Sapori: produttori, consorzi di tutela, blogger, enti turistici, guide ambientali, fattorie didattiche, sommelier…in tanti sono passati dalla sua penna. Non si definisce una giornalista enogastronomica, piuttosto una “degustatrice di storie”; più che una travel blogger è una “curiosa girovaga”. Insaziabile collezionista di nuove esperienze, per lei le belle storie sono come il buon cibo: vanno condivise. Le abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza più gratificante con Colori e Sapori: “Quando una persona che avevo intervistato, rileggendo la sua storia attraverso le mie parole, ha detto di essersi commossa. Sapere che quello che scrivo riesce ad emozionare e a valorizzare qualcuno mi rende felice”.

Daniela Belfatto

Professionista in ambito Marketing e Comunicazione, con una specializzazione in Food&Wine Marketing, Daniela cura per la rivista l’inserto mensile Colori e Sapori: produttori, consorzi di tutela, blogger, enti turistici, guide ambientali, fattorie didattiche, sommelier…in tanti sono passati dalla sua penna. Non si definisce una giornalista enogastronomica, piuttosto una “degustatrice di storie”; più che una travel blogger è una “curiosa girovaga”. Insaziabile collezionista di nuove esperienze, per lei le belle storie sono come il buon cibo: vanno condivise. Le abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza più gratificante con Colori e Sapori: “Quando una persona che avevo intervistato, rileggendo la sua storia attraverso le mie parole, ha detto di essersi commossa. Sapere che quello che scrivo riesce ad emozionare e a valorizzare qualcuno mi rende felice”.

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