Dalle colline di Marostica alle malghe dell’Altopiano

E non solo: tante escursioni insieme a Chiara Bertacco, Guida Ambientale Escursionistica.

Chiara, ti abbiamo conosciuta grazie ad una escursione molto particolare sulle colline di Marostica, che unisce la lavanda e i mirtilli. Com’è nata l’idea di questo filo conduttore tutto viola?

Tutto è nato nella primavera dello scorso anno: Maria Rita Frison, che coltiva mirtilli, mi ha chiesto se fosse possibile ideare un percorso che passasse per la sua azienda agricola. Così ho scoperto anche la realtà di suo nipote, Marco Pigatto, e la sua bellissima collina coltivata a lavanda. Quando ho conosciuto Francesca Bagnara della “Stazione”, il Bar di Marostica che ospita l’Info Point e che è diventato un punto di riferimento per gli eventi del territorio, è venuta fuori l’idea di una collaborazione: è nata questa escursione con visita e pic-nic nel lavandeto di Marco e tappa finale nell’azienda di Maria Rita, dove sono stati offerti dolci e un mojito a base di mirtilli preparato dalla Bar Lady di Francesca. L’idea è stata molto apprezzata e, nella primavera di quest’anno, abbiamo ripetuto l’esperienza insieme al Barba Chef, con il quale avevo già collaborato: alla fine del percorso è stata proposta una cena a tema lavanda, mirtilli ed erbe spontanee.

Chiara Bertacco_Guida Ambientale

Questo tipo di escursioni rappresentano un driver per il turismo, un modo diverso per far scoprire le colline intorno al Castello di Marostica. Le tue escursioni si concentrano qui nel territorio?

La mia esperienza di guida parte dalla mia città, Marostica, e dalle colline, dove sono nata e cresciuta e dove ho esplorato vari percorsi e sentieri. In generale, per buona parte dell’anno le mie escursioni si concentrano nella fascia collinare della Pedemontana Vicentina, dal Brenta all’Astico fino all’Alto-Vicentino. Qui collaboro anche con una mia amica geologa e realizziamo delle escursioni che mettono insieme le nostre due aree di competenza.

Qual è il percorso che ti ha portato a diventare Guida Ambientale Escursionistica?

Mi sono laureata in Scienze Naturali e nel percorso di studi ho scelto il ramo divulgativo e didattico. Ho anche fatto qualche esperienza di insegnamento alle scuole medie e superiori. Nel frattempo, ho fatto il corso per diventare Guida Ambientale Escursionistica, che è durato diversi mesi, da ottobre 2017 a giugno 2018, quasi tutti i fine settimana per 8 ore al giorno, con lezioni teoriche e uscite sul campo. All’inizio ero scettica in quanto, avendo già una formazione naturalistica, mi chiedevo se questo percorso non sarebbe stato una ripetizione di cose già studiate: in realtà ci si è concentrati molto sulla metodologia, sul ruolo della guida, su come accompagnare le persone in sicurezza, prevenire il rischio e orientarsi. Si è parlato anche di marketing, promozione, leadership e aspetti fiscali. Ovviamente si è studiato anche flora, fauna, geologia, etc. in maniera generale, ma è poi la guida che decide quali argomenti approfondire, anche in base al taglio che vuole dare alle proprie escursioni.  

Hai notato voglia di stare all’aria aperta e persone che si sono riavvicinate al territorio e hanno scoperto un turismo di prossimità?

Il Covid, se qualcosa di buono ci ha insegnato, è che abbiamo tante cose belle attorno a noi. Il mio slogan è “portare a camminare le persone per leggere la meraviglia nei loro occhi”. A mio avviso, il ruolo della guida è quello di connettere le persone e le realtà locali, valorizzare il territorio, far conoscere le piccole economie e far luce anche su aree che altrimenti sarebbero poco conosciute o abbandonate.  

Cosa significa il tuo logo?

Il mio logo rappresenta un albero, che si vede per intero, radici comprese. Quando osserviamo un albero ne vediamo in realtà solo una parte: esso può avere un apparato radicale quattro volte più esteso della sua chioma. Ecco, durante le mie escursioni, cerco sempre di raccontare alle persone cosa c’è oltre lo sguardo. Dinamiche ecologiche, storia locale, tradizioni popolari, per andare in profondità, alle radici, appunto. Per non limitarsi ad ammirare un bosco, un paesaggio o un borgo abbandonato, ma fermarsi a capirlo, ad ascoltare la sua storia. Questa è l’essenza del mio lavoro. 

Chiara Bertacco
Guida Ambientale Escursionistica

Facebook: @ChiaraNatureGuide
Instagram: @chiara_natureguide

Chiara_Bertacco_Guida_Ambientale

Note sull'autore

Daniela Belfatto

Professionista in ambito Marketing e Comunicazione, con una specializzazione in Food&Wine Marketing, Daniela cura per la rivista l’inserto mensile Colori e Sapori: produttori, consorzi di tutela, blogger, enti turistici, guide ambientali, fattorie didattiche, sommelier…in tanti sono passati dalla sua penna. Non si definisce una giornalista enogastronomica, piuttosto una “degustatrice di storie”; più che una travel blogger è una “curiosa girovaga”. Insaziabile collezionista di nuove esperienze, per lei le belle storie sono come il buon cibo: vanno condivise. Le abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza più gratificante con Colori e Sapori: “Quando una persona che avevo intervistato, rileggendo la sua storia attraverso le mie parole, ha detto di essersi commossa. Sapere che quello che scrivo riesce ad emozionare e a valorizzare qualcuno mi rende felice”.

Daniela Belfatto

Professionista in ambito Marketing e Comunicazione, con una specializzazione in Food&Wine Marketing, Daniela cura per la rivista l’inserto mensile Colori e Sapori: produttori, consorzi di tutela, blogger, enti turistici, guide ambientali, fattorie didattiche, sommelier…in tanti sono passati dalla sua penna. Non si definisce una giornalista enogastronomica, piuttosto una “degustatrice di storie”; più che una travel blogger è una “curiosa girovaga”. Insaziabile collezionista di nuove esperienze, per lei le belle storie sono come il buon cibo: vanno condivise. Le abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza più gratificante con Colori e Sapori: “Quando una persona che avevo intervistato, rileggendo la sua storia attraverso le mie parole, ha detto di essersi commossa. Sapere che quello che scrivo riesce ad emozionare e a valorizzare qualcuno mi rende felice”.

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