IL MALGARO, OSTINATA PASSIONE

Un libro e una mostra per raccontare un antico mestiere: il malgaro. Scopriamo com’è nato questo progetto speciale.

Le emozioni, la memoria, i sentimenti e l’ostinata passione di un antico mestiere, quello del malgaro. Sfogliando il libro con i bellissimi scatti di Enrico Celotto ci si immerge in un mondo tanto vicino quanto distante, dove si vive più lento e in armonia con la natura, in cui i gesti diventano rituali che trasformano con gratitudine il latte in prodotti che portano sulle nostre tavole i sapori e i saperi di un tempo, la tradizione dell’alpeggio e il rispetto per gli animali, quotidiani compagni di vita del malgaro.

Siamo andati a trovare Morena Stocchero dell’agenzia Officine micrò, che ci ha raccontato com’è nato questo progetto speciale, ideato da Latterie Vicentine e patrocinato dalla Regione Veneto e dall’Amministrazione Comunale di Cartigliano, in collaborazione con la curatrice Elena Agosti, l’art director Walter Santomauro e, appunto, l’agenzia Officine micrò: “Qualche anno fa era stato dato ad Enrico Celotto l’incarico di documentare alcune malghe di Latterie Vicentine, lavoro dal quale è nato un archivio fotografico che veniva utilizzato per la comunicazione dei prodotti a base di latte di malga. Enrico Celotto si è reso conto di avere tra le mani un patrimonio storico, le testimonianze di un mestiere che tra qualche anno potrebbe scomparire e che raccontano dell’alpeggio, una tradizione secolare dell’Altopiano di Asiago, e delle nostre montagne”.

Il Malgaro_Foto di Enrico Celotto

Foto di Enrico Celotto.

L’idea di trasformare questa esperienza in un progetto più ampio ha preso forma nel 2020 e il Presidente di Latterie Vicentine, Alessandro Mocellin, lo ha sposato in pieno, avendo trascorso in malga 30 anni della sua vita e custodendo lì i ricordi più belli dell’infanzia. Grazie all’investimento di Latterie Vicentine, al contributo di alcune aziende Sponsor e ad un finanziamento della Regione Veneto, il progetto ha preso il via con il reportage fotografico di Enrico Celotto: sono state selezionate 5 malghe, non tutte socie di Latterie Vicentine, e il fotografo ha vissuto i momenti salienti della giornata del malgaro, dall’alba al tramonto, perché solo così poteva cogliere dei ritratti e dei dettagli non solo del mestiere, ma anche degli uomini e delle loro storie personali. Ne sono nati 10.000 scatti e ore di registrazione che raccoglievano i racconti condivisi dai malgari con Enrico e, dopo un’accurata selezione, è nato il libro “Il Malgaro, ostinata passione”, prevalentemente fotografico, con alcune citazioni e didascalie in lingua veneta e un’appendice finale dedicata alla transumanza. Man mano che si selezionavano le foto per il libro è emersa la consapevolezza di avere molto materiale che meritava di essere oggetto di una mostra. Una mostra, ci racconta Morena “che non voleva essere solo fotografica, ma anche sensoriale ed esperienziale, grazie ai video e ai suoni raccolti da Enrico e ad alcuni strumenti che consentivano di immergersi nella vita della malga e nel mestiere del malgaro”. Un inedito viaggio demoetnoantropologico, così come lo ha definito la curatrice Elena Agosti, frutto di una vera e propria ricerca etnografica.

La mostra si è svolta a ottobre-novembre 2021 a Villa Morosini Cappello a Cartigliano, sia negli spazi interni che esterni della villa, comprese le cucine nelle quali è stata allestita la stanza esperienziale del formaggio e il parco. Passeggiando attorno alla villa, lo sguardo volgeva alle montagne circostanti. La risposta del pubblico è stata molto calorosa, c’è stata grande partecipazione, oltre 1.300 le persone interessate alla mostra, alla presentazione del libro e anche agli eventi collaterali, tra cui laboratori pratici, spettacoli e masterclass di degustazione. Lo stupore dei bambini e la collaborazione con gli studenti dell’Istituto Remondini di Bassano, preparati dal prof. Tammaro Barra e che hanno accompagnato i visitatori alla mostra facendo da guide con passione ed entusiasmo, sono solo alcuni dei ricordi più belli che Morena ha condiviso con noi.

Se vi abbiamo incuriosito, vi invitiamo a cercare il libro negli Spacci di Latterie Vicentine e speriamo fiduciosi, com’è nelle intenzioni, che vi sia un’altra edizione della mostra, perché il mestiere del malgaro, citando le parole di Enrico Celotto “è stato protagonista nella vita di molte famiglie del nostro territorio e sarà uno degli elementi della memoria di cui il futuro avrà bisogno”. Un mestiere importantissimo e da preservare, perché le malghe non producono solo formaggi sani e genuini, ma tutelano e si prendono cura del territorio. Quello del malgaro è un lavoro lento e metodico, un bene immateriale che va trasmesso alle nuove generazioni per far capire loro l’importanza di vivere in armonia con la natura.

La mostra a Villa Morosini Cappello, Cartigliano. 

Le aziende sponsor che hanno contribuito alla realizzazione della mostra, oltre a Latterie Vicentine: AGRIFORM, CENTRO VENETO FORMAGGI, SERGIO BASSAN, POZZA TRASPORTI CD, ZOO GAMMA.

Il mestiere del malgaro è stato protagonista nella vita di molte famiglie del nostro territorio e sarà uno degli elementi della memoria di cui il futuro avrà bisogno.

Note sull'autore

Daniela Belfatto

Professionista in ambito Marketing e Comunicazione, con una specializzazione in Food&Wine Marketing, Daniela cura per la rivista l’inserto mensile Colori e Sapori: produttori, consorzi di tutela, blogger, enti turistici, guide ambientali, fattorie didattiche, sommelier…in tanti sono passati dalla sua penna. Non si definisce una giornalista enogastronomica, piuttosto una “degustatrice di storie”; più che una travel blogger è una “curiosa girovaga”. Insaziabile collezionista di nuove esperienze, per lei le belle storie sono come il buon cibo: vanno condivise. Le abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza più gratificante con Colori e Sapori: “Quando una persona che avevo intervistato, rileggendo la sua storia attraverso le mie parole, ha detto di essersi commossa. Sapere che quello che scrivo riesce ad emozionare e a valorizzare qualcuno mi rende felice”.

Daniela Belfatto

Professionista in ambito Marketing e Comunicazione, con una specializzazione in Food&Wine Marketing, Daniela cura per la rivista l’inserto mensile Colori e Sapori: produttori, consorzi di tutela, blogger, enti turistici, guide ambientali, fattorie didattiche, sommelier…in tanti sono passati dalla sua penna. Non si definisce una giornalista enogastronomica, piuttosto una “degustatrice di storie”; più che una travel blogger è una “curiosa girovaga”. Insaziabile collezionista di nuove esperienze, per lei le belle storie sono come il buon cibo: vanno condivise. Le abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza più gratificante con Colori e Sapori: “Quando una persona che avevo intervistato, rileggendo la sua storia attraverso le mie parole, ha detto di essersi commossa. Sapere che quello che scrivo riesce ad emozionare e a valorizzare qualcuno mi rende felice”.

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